Genovese di nascita, milanese d’adozione Brunella Rossi (1957) si forma artisticamente sotto l’influenza della corrente pittorica ligure che fa capo a Rocca, Sturla, Zappettini. Il successivo trasferimento nel capoluogo lombardo all’inizio degli anni Novanta le consente di avvicinarsi a personalità e tecniche artistiche che avranno un’importante ricaduta sulla sua ricerca che, dalla tradizionale tecnica pittorica, si allontana sempre più per contenuto e forma. Del figurativo iniziale non rimane più traccia nei nuovi lavori informali e materici. L’acquerello ha preso la sostanza della sabbia, la tempera è diventata polvere di marmo e di terra. I soggetti sono diventati paesaggi dell’anima, realtà esterne trasfigurate e interpretate intimamente. La sua espressione artistica diventa sempre più libera e svincolata dal reale pur attingendone l’ispirazione e approdando ad una dimensione informale che però non si declina nel caos ma piuttosto nel rigore della composizione e nel predominio sulla materia. Con la sabbia, materiale d’elezione, Brunella stabilisce un rapporto di felice commistione ma di disciplinato controllo. La sua tavolozza predilige i toni neutri e naturali con un immancabile tocco di rosso che negli anni è diventato la sua firma cromatica.