La visione creativa di Xenia Bous segue un percorso di “artigianalità del gioiello” che supera il semplice concetto di “ornamento” per raggiungere quello più concettuale di “arte da indossare” per puro piacere del bello.
Xenia Bous è una “scultrice del gioiello”. Nata in Germania, ha studiato all’Istituto Europeo di Design di Roma, la città che ha forgiato il suo lato estetico. Oggi, dopo significative esperienze nel mondo della moda (da Gattinoni Couture e all’Atelier Valentino), vive ad Amburgo, ma ritorna spesso a Roma dove, dal 2013, in un piccolo atelier dà vita a prototipi “muscolosi” di cuff e bangle, anelli e orecchini, cercando la soluzione migliore per domare l’ottone, ma anche il plexiglas e il legno. Poi sono gli abili artigiani romani a rendere possibile, e indossabile, ogni pezzo. «Mi piace il fatto che spesso i miei gioielli siano assimilabili a piccole sculture che hanno un’anima, che trasmettono un’emozione. Da sempre mi appassionano le opere di Brancusi – racconta – Non mi arrendo mai davanti alla complessità di una forma. Anzi, ogni volta accetto la sfida: riuscire a esprimermi liberamente creando qualcosa di grande». I suoi bijoux fondono le sue radici tedesche con il suo spirito italiano, mescolando le suggestioni di due culture tanto diverse tra di loro, ma che nella sua mente e nelle sue mani diventano (quasi) un tutt’uno. «Quando ho scoperto la tridimensionalità, la mia percezione del gioiello è cambiata – continua – Infatti, all’inizio lavoravo su due piani, cercando di fare esperimenti cromatici e materici con gli smalti. Poi, sono stata conquistata dal “terzo piano”». Un’evoluzione di rotta che le ha permesso di entrare nel mondo del gioiello-scultura, di lavorare sulla prospettiva del “tutto tondo”. La prima fonte di ispirazione di questo nuovo percorso sono stati i sassi, colti nella loro naturale complessità, ma anche le sfaccettature poliedriche dei diamanti. Intuizioni creative che le hanno permesso di infondere a pezzi, solo apparentemente monolitici, gli effetti speciali della luce, moltiplicata su ogni tipo di superficie giocando con tagli inaspettati, angoli chiusi e morbide rotondità. «In questo momento ho una grande ambizione: scolpire una scultura-gioiello impossibile da indossare», conclude. Confermando, ancora una volta, la sua profonda natura artistica.
Testo: Maristella Campi
Foto: Brigitte S. Werner
Courtesy of Xenia Bous