Sono passati cento anni da quel lontano 1917, anno in cui fece la sua comparsa e destò scandalo l’orinatoio rovesciato di Marcel Duchamp. Ma in che cosa si differenzia l’arte contemporanea da quella del passato? Alessandra Redaelli racconta questo e tanto altro nel suo ultimo libro.
Molti sono i punti di divergenza, come la preminenza dell’idea sulla realizzazione, l’onnipotenza dell’artista, la negazione della bellezza, l’importanza del sistema dell’arte e dunque dei personaggi che si muovono tra l’artista e il pubblico, i nuovi spazi espositivi e i criteri di allestimento. Partendo da questi presupposti si sottolinea l’impossibilità di catalogare l’arte del presente secondo i criteri usati per quella del passato e se ne rintracciano di nuovi. Sono, in questo caso, criteri emotivi. Gli artisti e i movimenti più importanti di questi cento anni sono divisi, in questo agile manuale, in dieci grossi blocchi tematici con titoli scelti per suggestioni, a cui corrisponde, in alcuni casi, anche una sostanziale affinità temporale. In questo viaggio attraverso un secolo di artisti e le loro opere, l’importante è non farsi spaventare, ma anzi, lasciarsi sedurre dalle idee, dalla varietà degli stimoli visivi, e non solo. Per capire l’arte contemporanea è sufficiente procedere con ordine, affidandoci alla storia dell’arte, sì, ma anche al puro godimento della fruizione, a sensibilità, intuito ed emozioni.
Alessandra Redaelli è giornalista, critico d’arte e curatore di eventi di arte contemporanea. Nata a Milano, collabora da diversi anni con i mensili «Arte» e «Antiquariato». Cura mostre in gallerie private e in spazi pubblici in Italia e all’estero. Si è occupata di manifestazioni fieristiche dedicate all’arte ed è stata anche membro della giuria in diversi contest di arte contemporanea. Con la Newton Compton ha già pubblicato Keep calm e impara a capire l’arte, I segreti dell’arte moderna e contemporanea, 10 cose da sapere sull’arte contemporanea e il romanzo in ebook Arte, amore e altri guai.