Il cambiamento climatico con conseguenze disastrose come l’innalzamento della temperatura delle acque, lo scioglimento dei ghiacciai, l’allargamento delle zone desertiche, è un’emergenza non più rinviabile. Se alla scienza e alla tecnologia è demandato il compito di trovare le soluzioni per arginare il fenomeno, all’arte è affidato il messaggio di renderci consapevoli dell’importanza e della fragilità, nonchè della bellezza di una goccia d’acqua. Ma può l’arte fare qualcosa di più per la salvaguardia del pianeta? Certamente sì. E’ quanto stanno facendo molti artisti con le loro ricerche e sperimentazioni di nuovi materiali, indagando temi e problemi da sottoporre all’attenzione pubblica. E’ il caso di un giovane artista, Alessio Ceruti. Dopo un lungo soggiorno in Estremo Oriente, dove il problema dell’inquinamento marino è particolarmente sentito, sta portando avanti un lavoro sull’acidificazione delle acque causa della mutazione genetica della flora e della fauna marina. Da questi processi trasformativi della materia escono degli affascinanti artworks realizzati con materiali naturali. Attraverso il potere mediatico dell’arte può passare una sensibilizzazione dell’opinione pubblica e stimolare un dialogo non solo con i cittadini ma anche con i politici al fine di incentivare politiche di salvaguardia e tutela ambientale. Senza dimenticare che anche piccoli gesti di ognuno di noi, come evitare sprechi di acqua domestica, possono contribuire alla salvezza del pianeta.