Atteso da tempo, è finalmente uscito dall’editore Skira il catalogo ragionato di Omar Ronda (1947-2017) a cura di Vittoria Coen. Quasi 3000 le opere pubblicate a colori nelle oltre 500 pagg che compongono il primo volume a compendio della ricca produzione dell’artista biellese che ha indagato la plastica con spirito innovativo e con taglio antropologico. L’artista sosteneva che la plastica, essendo un derivato dal petrolio materiale organico primordiale, “è un contenitore organico di tutto il vissuto del pianeta”. In un certo senso, la plastica conterrebbe la memoria storica del pianeta e questo concetto è stato trasferito nelle opere della serie “Genetic fusion” (1989-1992) e nella seconda serie “Frozen”, lavori in cui elementi naturali come foglie, fiori, stelle marine appaiono come congelati con la particolare tecnica messa a punto dall’artista con un risultato di sorprendente e assoluta poesia, pur denunciando l’uso indiscriminato della plastica e il problema ecologico del suo smaltimento.