Sono volti di donne ma non chiamateli ritratti: quelli realizzati dall’artista Alessandro Casetti, con sorprendenti effetti cromatici, scrivono una nuova pagina nella figurazione femminile. Dal 9/3 al 20/4/2024.
Sono macchie irregolari di colori accesi che prendono forma dalla testa delle donne di Alessandro Casetti e che catturano a prima vista l’attenzione richiamando sgargianti copricapi tribali. Ma sotto le macchie di colore l’occhio attento percepisce subito un altro piano di lettura più impalpabile, volatile ma non per questo meno profondo. Sono i pensieri che si agitano nella testa di queste donne e che escono da confini reali o immaginari per vagare liberi nei territori della mente.
Realizzate con vernici industriali e smalti con una tecnica per gravità, i colori asciugandosi assumono forme e consistenze diverse che spaccandosi creano un effetto craquelé. Le macchie di colore ricordano le spaccature della terra riarsa, metafora di spaccature dell’anima. “Crepe di colore che si aprono in uno spazio dove tutto si dissolve, forse per fare posto ad un futuro migliore e responsabile” afferma l’artista.