Una mostra dedicata alla figurazione femminile in cui gli autori – Alessandro Casetti, Nadianna Crosignani, Massimo Lagrotteria e Omar Ronda presentano opere che poco concedono alla verosimiglianza quanto piuttosto all’introspezione delle donne ritratte. Il concetto di ritratto è reinterpretato dagli autori in un linguaggio contemporaneo e personale. Le donne sono ritratte per la maggior parte dei casi non a figura intera ma in primo piano, frontalmente o di profilo, come a significare che all’artista non interessa tanto il corpo bensì l’anima e la personalità della donna. Riservate o sicure, ripiegate in un atteggiamento di raccoglimento interiore o mostrate apertamente, queste donne non ammiccano con sguardi o pose seducenti, ma si offrono all’osservatore con la consapevolezza del loro valore, della loro forza ma anche della loro fragilità, senza infingimenti.
In questa carrellata femminile non poteva mancare la donna simbolo dell’”eterno femminino”, Marilyn Monroe, nelle interpretazioni dell’artista storicizzato Omar Ronda (1947/2017) che ha realizzato un’ampia serie di opere dedicate all’attrice nel corso della sua carriera, fino ad essere accostato ad Andy Wahrol. A differenza di quest’ultimo che voleva denunciarne la strumentalizzazione con la ripetitività dell’ immagine, Omar Ronda intendeva celebrare l’attrice americana con la tecnica artistica chiamata ”Frozen” per congelarne nel tempo la bellezza e la sensualità.