Gli artisti coinvolti espongono opere che sono un invito a liberare l’animo dalle ansie del quotidiano per approdare in un’altra dimensione. Più intima, leggera e libera. In mostra fino al 12 novembre 2022.
Da un’iscrizione incisa sul portale di una scultura mostruosa ospitata nel famoso parco dei mostri di Bomarzo (VT), prende origine il progetto della nuova mostra ospitata in ARCgallery. La straordinaria attualità del pensiero di questa antica iscrizione risalente al XV sec. si concretizza nelle opere di Fabio Adani, Jennifer Baker, Ilaria Franza e Walter Puppo a cui si aggiungono le sculture di Carlo Guzzi e Alessandro La Motta. Sono opere che invitano l’osservatore alla riflessione, se non alla meditazione, assolvendo quasi una funzione taumaturgica, rappresentano un invito a sganciarci dalla realtà contingente e aprire la mente per lasciare libero il pensiero di volare in altri cieli sopra di noi. In questo momento storico, quanto mai carico di incertezze e timori per un futuro continuamente mutabile che sembra sfuggire ad ogni certezza e previsione, ecco che l’arte ci offre un’ancora di salvezza, un appiglio a cui agganciarci. Ma l’arte non rappresenta solo una via di fuga, l’arte ci pone di fronte alle nostre paure e inquietudini più profonde e ci permette di guardarci dentro, primo passo per superarle. E fa di più: ci spinge oltre, oltre il quotidiano, per condurci magicamente in universo parallelo dove la realtà cede il posto all’immaginazione, dove la razionalità dell’azione è soppiantata dall’irrazionalità dell’emozione.