Il paesaggio trasfigurato dalla memoria in visioni oniriche, l’inverno e il tempo “sospeso”: sono questi i temi che accomunano le opere degli autori presentati, diversi per linguaggi e tecniche. In galleria fino al 26 febbraio 2022.
La magia della natura assopita sotto un manto di neve, il ricordo di luoghi vissuti o solo immaginati in cui spazio e tempo si dissolvono in racconti sulla tela. Così se Fabio Adani contrappone paesaggi e natura, fotografie e acquarelli in opere senza soluzione di continuità, Ilaria Franza circoscrive i suoi paesaggi dell’anima in forme tonde e colori liquidi. Brunella Rossi riveste la tela con campiture di sabbie e polveri di marmo, Mauro Capelli utilizza garze e intonaci che danno vita ad opere materiche ma lievi in cui il paesaggio è raccontato in modo informale come un insieme di tasselli di ricordi e visioni. Angela Filippini estrae dalla tela del supporto filamenti che diventano alberi, colline, onde in cui natura e poesia si fondono nella materia tessile. Susanne Paetsch si sofferma con la sua macchina fotografica su dettagli naturalistici in cui il ghiaccio e la brina danno origine a creature vegetali che si distaccano dal reale per diventare visioni oniriche.
Susanne Paetsch