La scelta di un’opera d’arte deve prescindere da ragionamenti di tipo utilitaristico e funzionale, ossia non si deve scegliere un’opera d’arte alla stregua di un complemento d’arredo o un mobile su misura. Ma è pur vero che il gusto del collezionista e l’occhio del padrone di casa devono essere appagati dalla visione che si genera con l’inserimento di una nuova opera d’arte nel contesto domestico. Le opere d’arte reclamano il loro spazio e non devono prendere il sopravvento sull’assetto della casa, ma inserirsi armoniosamente nello spazio abitativo. Le opere scelte devono dialogare con la casa e con i suoi abitanti senza indurre in soggezione o limitare il comfort. In poche parole non bisogna trasformare la casa in museo ma permettere alle opere di integrarsi nell’ambiente e farle diventare elementi imprescindibili dell’habitat domestico. Vivere con l’arte richiede anche una costante attitudine al cambiamento perchè ogni volta che si inserisce una nuova opera si rompono gli equilibri preesistenti e occorre crearne di nuovi ripensando al layout espositivo delle altre opere o anche di suppellettili e complementi d’arredo. Ma questo non deve spaventare anzi, questo è il divertimento e la sfida per vivere in una casa su misura dei gusti personali di chi la abita. E si sa, i gusti cambiano nel tempo.